Il progetto KO-I, reti di passaggio è nato per superare il difficile momento storico della pandemia attraverso lo strumento più semplice ed antico che gli uomini conoscono: l’unione e la relazione umana.
Il nome KO-I contiene in sé due parole giapponesi: Koi – carpa e Ko – bambino, sintesi e cuore del progetto e degli obiettivi di CTM. In Giappone alla carpa sono associati significati simbolici come amicizia, affetto, amore, perseveranza, fedeltà ed energia; essendo un pesce in grado di nuotare controcorrente,
rappresenta la forza ed il coraggio intesi come capacità di superare le avversità seguendo la propria via, indipendentemente dagli altri.
Il progetto KO-I pone al centro i bambini e i ragazzi, depositari di un’energia e un coraggio simili a quelli della carpa, di una capacità di resilienza grazie alla quale è possibile superare le avversità costruendo una rete di relazioni con le quali compiere un rito di passaggio, e rigenerare la realtà in modo positivo e consapevole.
Guarda i corti realizzati durante il progetto.